Tanto per cambiare, anche la scorsa settimana la borsa americana è andata su di 200 punti e poi giù di 300.

Questi alti e bassi tipici dei mercati del 2016 possono essere superabili in un’ottica di medio-lungo termine, ma fanno impazzire i trader che operano con time range settimanale-mensile.

Ormai è il solito copione: prima il mercato sembra andare in una certa direzione e poi, senza alcun motivo, torna indietro rimangiandosi tutto.

Come si può fare trading in queste condizioni?

Normalmente le reazioni del trader a questa situazione sono due:

  • mi prendo una lunga pausa in attesa di tempi migliori, oppure
  • aumento il numero di trade rincorrendo gli alti e bassi del mercato

Come puoi immaginare, la prima soluzione porta a zero guadagni, mentre la seconda è troppo rischiosa e può farti cadere in una spirale di perdite, oppure, se sei fortunato, ti fa sprecare la giornata in tante operazioni che alla fine ti danno un bilancio lievemente negativo o alla pari.

Nel mio servizio Strategie Weekly invece stiamo ottenendo dei guadagni costanti da mesi, nonostante le condizioni di mercato siano cambiate radicalmente da un mese all’altro.

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La figura qui sopra ti mostra i segnali che i nostri abbonati ricevono sul cellulare per poter “copiare” le nostre operazioni sulla loro piattaforma di trading.

Come vedi, a marzo con sole tre operazioni di fila andate a segno, sfruttando proprio l’alta volatilità della borsa italiana, abbiamo guadagnato 1500 ticks (pari a 1500 euro) ottenuti col future italiano meno rischioso, chiamato Minifib, in soli tre giorni…e questa è solo una parte delle due strategie che abbiamo adottato in Weekly!…

Modulando i trade sul Minifib e quelli sul mercato azionario americano, abbiamo ottenuto da febbraio a maggio questo risultato:

Cattura

La figura è tratta dall’archivio storico dell’area riservata dei nostri abbonati e mostra per ogni mese i guadagni/perdite dell’azionario (sotto forma di percentuali, perché gli abbonati possono investire cifre diverse e non è possibile registrare una cifra assoluta) e i guadagni/perdite del Minifib (sotto forma di cifra in euro, in quanto in questo caso tutti gli abbonati investono sempre la stessa somma e quindi è possibile registrare un valore uguale per tutti).

Come puoi vedere, l’azionario e il Minifib si “danno una mano” tra loro, compensando a volte le perdite di uno dei due (come in febbraio e maggio), ma anche a volte facendo leva ai guadagni di entrambi (come in aprile e in marzo).

Il risultato finale è una vera e propria “rendita”, cioè un rendimento molto più costante nel tempo, visto che le perdite (che ci sono sempre, inutile illudersi e fare i supermen) sono abilmente “calmierate” e non incidono sulla performance generale, ad esempio nell’arco di un anno.

Ecco perciò un primo aspetto importante che desidero comunicarti.

Guarda l’andamento del Vix, l’indice che misura la volatilità dei mercati, come cambia da un mese all’altro. Ci sono mesi in cui la volatilità è alle stelle, altri mesi in cui è decisamente bassa:

VIX

Quando il mercato diventa così imprevedibile, non serve aumentare la frequenza delle operazioni.

Infatti, come ti mostro fra poco nelle due figure più avanti (sempre tratte dall’area riservata dei nostri amici abbonati), il numero di operazioni fatte da noi ogni mese è davvero ridicolo a fronte dei guadagni ottenuti e della volatilità così incostante.

Si potrebbe pensare infatti che i mesi di marzo e aprile, essendo quelli in cui abbiamo avuto maggiori guadagni, sono anche i mesi in cui abbiamo dovuto fare più operazioni per battere la volatilità.

Invece no, si tratta di mesi esattamente uguali agli altri.

Il numero di operazioni di marzo è stato di 17, mentre quello di aprile di 12 (vedi le figure sotto):

marzo

aprile

Ci pensi? Solo 17 trade a marzo e 12 ad aprile…una operatività di tutto riposo che però è riuscita a battere la differenza di volatilità dei mercati.

Come è stato possibile?

Facciamo un paragone con la fisica.

L’andamento della borsa è come l’acqua che bolle.

Quando si arriva al punto di ebollizione, i movimenti delle molecole d’acqua diventano più frenetici, fino a raggiungere un punto in cui i fisici non possono più misurare i loro movimenti, cioè non sono in grado di determinare la durata e la direzione dei movimenti.

Ora, quello che molti trader non sanno è che anche nelle transazioni di un mercato esiste un punto in cui la volatilità degli scambi diventa talmente ampia che non è più possibile individuare la durata e la direzione di un trade.

E se non c’è più durata e direzione… semplicemente non c’è il trade.

L’impressione che noi abbiamo a livello intuitivo di fronte a questi mercati impazziti, e cioè che i titoli si muovono su e giù senza in realtà andare da nessuna parte, è profondamente giusta.

E’ davvero così. Siamo a un livello di volatilità tale che “non si va da nessuna parte”.

Quando sei in una situazione di alta volatilità in cui non puoi più realmente definire il trend (direzione e durata) di un titolo o di un indice e quindi l’analisi tecnica non ha più alcun significato, come pensi di poter applicare le tue solite strategie, che si basano sempre sul concetto di durata e direzione?

Per continuare a tradare con successo anche con alta volatilità devi perciò cambiare strategia, non aumentare i trade.

Anche noi, come molti altri nostri colleghi trader, abbiamo visto che tutti i nostri sforzi per definire un qualsiasi tipo di trend in alta volatilità era destinato a fallire.

Ma non abbiamo tentato di risolvere la situazione semplicemente aumentando i trade, nella speranza di aumentare la possibilità di azzeccarne uno.

No.

Siamo andati a fondo del problema e abbiamo capito che dovevamo cercare i trend in un altro modo.

Ed è stato a questo punto che abbiamo scoperto una soluzione davvero innovativa a cui nessuno, sono certo, ha mai pensato finora.

Abbiamo trovato due modi per individuare nuovi trend: uno nella borsa italiana e l’altro nella borsa USA.

Nella borsa dei titoli azionari USA, abbiamo sfruttato gli “earning report” dei titoli, cioè le pubblicazioni periodiche con cui le Società annunciano al pubblico i loro bilanci.

Abbiamo visto che dopo la pubblicazione di un “earning report” l’andamento del titolo, sotto la spinta di questa forte “causa” scatenante, riprende per un pò un certo trend ben definito, rialzista se il report ha annunciato dati positivi, ribassista se i dati pubblicati sono deludenti.

Non siamo certo i primi a utilizzare la spinta degli earning report per fare trading. Di solito però i titoli vengono comprati prima della pubblicazione dei bilanci, nel tentativo di prevedere un forte rialzo o ribasso.

Questa modalità oggi è resa impossibile dalla volatilità elevata, che spesso falsa le previsioni e porta a sonore batoste.

A noi non interessa la “previsione”. Con la volatilità a questi livelli, dimentichiamoci la previsione…

Noi cerchiamo un pattern, la configurazione di un trend che appare dal rumore di fondo del caos.

Se riscontriamo questo trend, il giorno dopo la pubblicazione dei bilanci, lo cavalchiamo per il breve lasso di tempo che ci consente la situazione generale. Poi lo lasciamo andare nel caos…

Nella borsa italiana invece, utilizziamo un altro sistema.

Qui non facciamo altro che utilizzare i rimbalzi dell’indice, che sono sempre presenti in alta volatilità, utilizzando il future italiano meno rischioso, cioè il Minifib, che viene tradato in controtrend (nei rimbalzi, appunto) senza alcuna preoccupazione per il caos che ci circonda.

La ciliegina sulla torta in tutto questo è che avere da una parte dei trade azionari e dall’altra un future, come ti ho fatto vedere all’inizio, aiuta ad affrontare ancora meglio questa insolita situazione di volatilità estrema, perché il Minifib e l’azionario si “danno una mano” l’un l’altro.

Infatti in situazioni normali i trade azionari sono numericamente maggiori dei trade dei future. Invece con alta volatilità il future può avere più rimbalzi per essere tradato, mentre all’opposto l’azionario ha meno occasioni per essere sfruttato.

Nel bilancio finale, quindi, le due condizioni (alta o bassa volatilità) sono equilibrate sulla base dell’operatività, che viene modulata spingendo a volte più sul future, a volte più sull’azionario, secondo la situazione.

A dirla così sembra facile; e lo è, una volta che hai tante strategie diverse da mettere in pratica secondo le circostanze.

Il problema di molti trader è che conoscono al massimo due o tre strategie diverse, affinate e perfezionate in anni di esperienza, certo, ma troppo poche per affrontare qualsiasi situazione, anche la più inaspettata!

Come si può pensare di poter affrontare l’imprevedibilità di questi mercati con una semplice fionda?

No, l’unico modo per stare a galla in questa situazione, e continuare ad avere buoni profitti, è di applicare almeno una diecina di tecniche diverse, analizzando centinaia di situazioni di mercato diverse, per operare in tutte le sfumature di volatilità differenti che oggi hanno le borse.

Ma questo è impossibile da fare per un trader isolato

…La tua watching list che ti sei creato in anni di esperienza, è troppo limitata, non basta più.

…Le due o tre tecniche che hai pazientemente raffinato in tutti questi anni, non sono più sufficienti purtroppo.

E’ triste doverlo dire, ma non è il momento di restare legati alle abitudini, col rischio di essere spazzati via dal nuovo che avanza.

Se fra qualche mese i mercati cambieranno ancora, stai pure certo che in Strategie Weekly cambieremo anche noi, cercando nuove forme di trading o tornando a quelle abituali che usavamo prima.

Noi siamo un team di traders che lavora all’unisono usando tutte le strategie diverse che abbiamo appreso nelle nostre diverse esperienze operative.

Solo con la doppia possibilità dell’azionario e del future, la flessibilità, la diversificazione e la capacità di fare leva sui guadagni usando i trade di un intero team di traders puoi realisticamente pensare di fare un weekly trading semplice, con meno operazioni possibile, ma altamente remunerativo.

Non ci sono alternative!

Vuoi mettermi alla prova e vedere se ho ragione? Inizia con un abbonamento mensile che potremo rimborsarti entro i primi 30 giorni, se il servizio non ti soddisfa.

Non conosco la tua situazione e non so se stai ancora perdendo soldi dedicandoti a troppi trade che ti avvelenano l’intera giornata. Nel caso fosse così è tempo per te di rilassarti!

Con Strategie Weekly hai a disposizione un intero team di traders che ti invia dei segnali operativi sul cellulare da copiare sulla tua abituale piattaforma di trading.

Finalmente puoi fare del trading un’esperienza davvero compatibile con il resto delle tue attività quotidiane e che potrai portare avanti per anni!

E come puoi immaginare, solo un trading fatto di poche e remunerative operazioni, quindi sostenibile a lungo termine, può fare realmente la differenza nel bilancio delle tue finanze!

Alla tua prosperità!

Il team di Strategie Weekly

PS: Strategie Weekly è l’unico servizio in lingua italiana che ti spedisce sul cellulare i segnali di borsa di un intero team di traders.

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