Pochi conoscono una opportunità di investimento che si è aperta in Malesia dopo uno scandalo politico paragonabile a quello che abbiamo visto in Brasile negli ultimi mesi.

La lunga instabilità politica nel Paese ha fatto scendere l’indice di borsa Malese (KLCI) al di sotto della performance dell’indice dei mercati emergenti in generale (MSCI), creando così una opportunità per investire a forte sconto su quest’indice e di avere un ritorno nell’investimento che potrà sovraperformare l’indice MSCI.

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Di solito, la borsa malese si muove all’unisono con le altre borse dei Paesi emergenti, perché i fattori che pesano sull’economia malese (forza del dollaro, prezzi delle materie prime, sentiment verso i mercati emergenti ecc.) sono gli stessi che influenzano tutti gli altri 22 Paesi dell’indice MSCI:

malesia 1

Come si vede dal grafico, dall’inizio del 2015, il forte ribasso del petrolio e la conseguente caduta della valuta malese (il ringgit) avevano già portato in basso l’indice KLCI all’unisono con l’indice MSCI.

Tuttavia lo scandalo politico, che è scoppiato a fine 2014, ha fatto sì che la discesa del KLCI sia stata più forte, tanto che se l’MSCI nel 2016 è sceso dell’8%, mentre l’indice malese è sceso del 18%.

Lo scandalo riguardava l’appropriazione indebita da parte del primo ministro Najib Razak dei soldi di un fondo di investimenti da lui stesso creato nel 2009 per finanziare l’economia del Paese.

Poche settimane fa, anche il Dipartimento di Giustizia americano ha aperto un fascicolo per confiscare beni per un valore di 1 miliardo di dollari acquistati in USA da esponenti governativi malesi con i soldi sottratti al fondo di investimento in questione.

A differenza però dello scandalo brasiliano, quello malese non è stato finora sottoposto a inchieste giudiziarie serie, né i presunti responsabili politici, compreso il primo ministro, si sono dimessi o hanno ammesso in qualche modo la frode. Perciò lo scandalo continua a trascinarsi da due anni e mezzo senza una soluzione.

Questo di certo non ha tranquillizzato gli investitori, che però non hanno abbandonato del tutto l’idea di investire in Malesia:

malesia 2

Come si vede dal grafico, da ottobre a oggi l’indice KLCI si sta muovendo in un range laterale in cui oscilla al di sopra e al di sotto le due medie mobili a 50 e a 200 giorni.

Se a luglio il KLCI non ha seguito l’MSCI nella sua breve ma interessante ripresa (vedi l’ultima parte della curva nera del grafico precedente), al tempo stesso non è nemmeno sceso di molto, ma anzi si è portato nuovamente al di sopra delle due medie mobili che ho citato.

Questo è il segno indiscutibile della forza latente del mercato malese, che può essere spiegata facilmente se lo si guarda in una prospettiva più approfondita:

malesia 3

Il grafico mostra l’andamento del KLCI in un range temporale più ampio. E scopriamo così che il mercato malese è l’unico fra gli emergenti ad avere avuto un trend a rialzo epocale paragonabile a quello del mercato USA.

Dal 2009, la borsa malese ha avuto un costante rialzo, interrotto solo a partire dal 2014, in corrispondenza dello scandalo politico che abbiamo già citato.

E come si vede dal grafico, la borsa malese ha anche una bassa volatilità, paragonabile a quella di qualsiasi mercato occidentale.

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Le ragioni della forza e della stabilità di questo mercato sono molte, e tutte fondamentali, cioè di lunga durata, non certo episodiche o di circostanza:

  1. è un mercato difensivo, pieno di titoli poco influenzati dalle forti ciclicità economiche, essendo coinvolti in settori come le telecomunicazioni, la salute, i beni di consumo e le utilities.
  2. attira costantemente investitori esteri, soprattutto americani, molto più di qualsiasi altro mercato emergente
  3. i prezzi dei titoli non sono gonfiati (come nel mercato “toro” USA), ma anzi il suo P/B ratio (il price to book ratio è la misura di quanto costosi sono i titoli) è 15 volte inferiore a quello del resto del mondo, anche se è di molto superiore a quello degli altri mercati emergenti (che però hanno economie molto più deboli).
  4. la Malesia ha dei programmi di acquisto dei propri stessi asset, come quello del fondo pensione degli impiegati statali, che detiene titoli e asset domestici per un valore di 170 miliardi di dollari. In totale, i fondi di investimento istituzionali malesi detengono la metà del valore di mercato di tutti i titoli della borsa locale.

Gli investitori esperti non potranno non notare il vantaggio di questa situazione, cioè:

  • hai un mercato in forte uptrend sostenuto da ottimi fondamentali
  • hai un forte ribasso dovuto a circostanze esterne (lo scandalo politico) che crea una allettante opportunità di entrata nell’uptrend

Infatti, bisogna dire che molti dei fondi stranieri che hanno investito in Malesia sono entrati in questo mercato quando lo scandalo era già pienamente conosciuto.

Gli investitori di questo tipo tentano sempre di anticipare il mercato. Così, a marzo scorso c’è stato un picco di circa 1 miliardo di dollari in investimenti americani nella borsa malese.

Perciò si può desumere che molti di loro si stiano già posizionando per approfittare della ripresa che potrebbe verificarsi, una volta che lo scandalo sarà chiarito o perseguito in modo definitivo.

Personalmente, vedo una similitudine con lo scandalo brasiliano, durante il quale c’è stato un incremento nella borsa locale prima delle dimissioni di Tilma Roussef, quindi in corrispondenza della fase acuta della crisi.

In conclusione, credo perciò che ci siano due modi di investire in questa borsa:

  1. sfruttare il passaggio dalla crisi politica alla normalità, investendo ora e attendendo la ripresa dell’indice malese che potrebbe esserci da qui alla risoluzione dello scandalo
  2. attendere la fine dello scandalo e investire quando la Malesia tornerà alla normalità e inizierà (probabilmente) a riposizionarsi correttamente come mercato-guida fra i Paesi emergenti

Naturalmente, il modo 2 è più conservativo e a lungo termine del modo 1.

Ma qualunque modo si scelga, per un investitore occidentale l’unico strumento per investire sull’indice malese è l’Etf iShares MSCI Malaysia (EWM) nella borsa di New York.

Alla tua prosperità!

Il team di Segnali di Borsa