Siamo sempre un pò restii a occuparci di argomenti non adatti per fare nuovi trade e investimenti.

Gli articoli su situazioni poco chiare lasciano il tempo che trovano e non sono utili per investire. Quindi di solito non ce ne occupiamo.

L’oro, a nostro avviso, è uno di questi argomenti così-così, su cui non possiamo discutere con certezza dando una direzione definita.

Però, vista la quantità di articoli presenti nel web che certamente lasciano i lettori con molte idee contrastanti e poche indicazioni chiare per investire, vogliamo almeno tentare di chiarire un pò le cose.

Stabiliamo una volta per tutte quali sono le forze che dànno una direzione al prezzo dell’oro in borsa:

  • fondamentali economici, cioè la differenza tra domanda e offerta di oro in lingotti
  • acquisti e vendite di certificati di oro nei depositi
  • trading di borsa su azioni e fondi legati all’oro
  • manipolazioni effettuate attivamente da banche e depositi

Purtroppo, ormai da quasi un decennio, l’ultimo aspetto dell’elenco è diventato il più forte di tutti, tanto che solo quando nel mondo accadono eventi molto drammatici le altre forze riescono a superare l’azione dei manipolatori, ma sempre per periodi molto limitati.

L’ultima volta che ciò è successo, dopo il famoso “Brexit”, l’oro ha avuto un chiaro trend positivo solo per un paio di mesi.

Per tutto il resto del tempo, l’oro resta invece ingabbiato in un trend laterale molto largo, compreso tra i 1100 e i 1300 dollari.

Ogni volta che in questo trend laterale qualcosa produce una parvenza di trend a rialzo, si scrivono fiumi d’inchiostro sull’argomento, ma alla fine l’oro non arriva mai a toccare la soglia dei 1300 dollari, il cui superamento sarebbe davvero l’unico vero segnale di rialzo di cui dovremmo occuparci.

I manipolatori sono molto bravi a fare entrare nel mercato gli ingenui che credono davvero al rialzo, per poi fregarli, facendo scendere il prezzo dell’oro con montagne di certificati e derivati short, riportando il metallo giallo nella sua solita oscillazione laterale.

Ad esempio, anche oggi ci sarebbero dei pattern tecnici che fanno pensare al “miracolo”.

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Come il fatto che per la prima volta dopo il forte ribasso di ottobre (che sancì la fine del vero trend a rialzo dovuto alla Brexit), il prezzo dell’oro è salito sopra la media mobile a 100 giorni (cioè sopra la linea blu nella figura sotto):

gold 1

Se si trattasse di qualsiasi altro asset o settore economico, questo dato sarebbe davvero rilevante per poter decretare l’inizio di un vero trend a rialzo.

Ma trattandosi dell’oro, ci vogliono ben altre condizioni per limitare l’azione dei manipolatori che facilmente possono vanificare questo indicatore.

Per poter riprendere in considerazione un investimento serio sull’oro, dobbiamo tenere conto di altri dati che esulano dall’analisi tecnica e che ti elenco qui di seguito.

Il tasso di leasing dell’oro fisico (Gold Lease Rates), cioè il prezzo a cui si affitta o si presta l’oro in lingotti:

gold lease

Questo tasso di solito è poco significativo. Solo quando raggiunge valori estremi ha un potere predittivo di cui tenere conto seriamente.

Ad esempio, nella figura sopra osserviamo il forte picco che aveva preceduto il “Brexit” (il primo cerchio nero a destra).

All’inizio del 2017, c’è stato un altro picco molto minore (preceduto da un chiaro trend a rialzo con minimi crescenti). Ma non possiamo dare a questo pattern la stessa importanza del picco precedente, molto più estremo.

Tuttavia è un dato sicuramente interessante, perché in qualche modo riflette ciò che accade nel mercato dell’oro reale, anche se in modo indiretto.

Un altro fattore che può davvero scatenare il prezzo dell’oro è la scarsità di oro fisico nelle raffinerie e nei depositi.

Devi capire che il mercato di oro fisico è completamente opaco a qualsiasi valutazione (per questo il tasso di leasing di cui parlavo prima è così utile).

Nessuno potrà mai dirti quanto oro davvero viene scambiato in un anno, dal momento che le banche e i grandi fondi (i maggiori investitori di questo metallo) nascondono le loro trattative dietro società fasulle di intermediazione che fanno affari senza alcuna trasparenza.

L’unico legame che c’è tra l’oro fisico e il prezzo ufficiale del metallo sono i certificati di deposito, cioè i documenti con cui un’agenzia che deposita oro (agenzie private e banche perlopiù) affermano che in quel dato deposito o quel dato caveau ci sono tot tonnellate di oro che appartengono a Tizio o a Caio.

Puoi trovare anche su internet molti di questi certificati (basta digitare “gold skr” e arrivi qui).

Osserverai tanti bei documenti, alcuni molto convincenti, corredati di foto e passaporto dei presunti proprietari di lingotti d’oro…

Peccato che la maggior parte di questi documenti sono fasulli oppure, nella maggior parte dei casi, sono “vuoti”, cioè corrispondono a un deposito di oro che non esiste più.

Nonostante ciò questi documenti possono essere dati come collaterale presso compiacenti broker per aprire posizioni sull’oro.

Si calcola che per ogni oncia di oro reale esistano almeno 100 documenti di deposito che rendono così molto più elevata la quantità di oro “presunta” e quindi abbassano di molto il suo controvalore.

Se davvero si conoscessero le reali disponibilità di oro di depositi e caveau si resterebbe molto sorpresi di quanto in realtà l’oro sia scarso sul pianeta terra…

Ma ciò non accadrà mai…o meglio, potrebbe accadere, ma sarebbe un evento…anzi, l’EVENTO definitivo che riporterebbe l’oro al suo valore reale, ossia a un prezzo compreso tra i 2.000 e i 4.000 dollari l’oncia.

Abbiamo parlato in altri articoli di questa possibilità.

Che aspetto avrebbe un evento del genere, se si verificasse?

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In sostanza, coloro che detengono questi pezzi di carta sono per la maggior parte consapevoli che non corrispondono a oro reale.

Si tratta di un segreto di Pulcinella che conviene a tutti…

Ma se si diffondesse a livello dei media la notizia di una scarsità di oro in qualche deposito o caveau, allora tutti avrebbero paura di trovarsi col cerino in mano e si affretterebbero ai depositi reclamando la quantità di indicata nel loro certificato.

Pur sapendo che quel deposito contiene molto meno oro rispetto ai certificati che ha emesso, ognuno spererebbe di fare prima degli altri e accaparrarsi quel poco che c’è prima che finisca.

Periodicamente i depositi attraversano periodi di scarsità estrema di oro fisico. E devo dirti che ci troviamo in un periodo di scarsità anche oggi (non chiedermi come lo so. Devi fidarti dei miei informatori. Non ci sono purtroppo dati oggettivi che posso mostrarti).

Ma come dicevo prima, non basta che ci sia scarsità. Deve accadere un qualche incidente capace di far arrivare ai media la notizia, scatenando la corsa ai depositi.

Non è una eventualità impossibile, ma finora non si è ancora verificata.

L’ultimo fattore capace di innescare un vero trend a rialzo sono i telegiornali…cioè l’avverarsi di un qualche evento che l’opinione pubblica giudichi particolarmente traumatico.

Anche qui, il fattore determinante non è l’evento in  sé, ma il fatto che ne parlano i media.

Non sappiamo ad esempio se la Brexit sia stato un evento realmente distruttivo come alcuni pensano. L’importante è che in quel momento, grazie ai media, la gente lo riteneva tale.

Oggi si avvicinano a noi altri eventi che potrebbero far scatenare dei rialzi sull’oro?

E’ facile dire che le elezioni francesi o la questione della procedura d’infrazione all’Italia potrebbero essere eventi di questo tipo.

La verità è che non possiamo prevederlo.

Se sulla base di valutazioni statistiche di tipo economico o sociologico fossimo in grado di dire con buona approssimazione che ad esempio le elezioni francesi saranno un evento decisivo, questo non garantirebbe nulla rispetto al prezzo dell’oro

Come dicevo, per innescare un trend a rialzo simile a quello post Brexit non basta che l’evento sia grave in sé. E’ invece indispensabile che sia grave per i media.

Sono i media, non le università, a decretare la gravità di una cosa.

E purtroppo questi ultimi sono completamente imprevedibili nelle loro interpretazioni.

Grazie ai media, ci sono fatti gravissimi completamente sconosciuti e fatti molto meno rilevanti che hanno scatenato l’isteria delle masse.

Quindi anche qui non abbiamo alcuna garanzia di poter prevedere qualcosa sull’oro.

Volendo quindi tentare di tirare le somme per capire dove ci troviamo davvero rispetto all’oro, ecco quello che penso…

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  • il prezzo dell’oro ha superato la media mobile a 100 giorni. Segno che i fondi di investimento stanno rientrando nel mercato in previsione di un aumento di prezzo a seguito di vari eventi previsti dai telegiornali (elezioni in Francia, probabili elezioni anticipate in Italia, impeachment di Trump ecc.). Ma si tratta solo di una speculazione. Questi fondi abbandoneranno l’oro quando tali eventi usciranno dalla scena dei media. Esattamente come è avvenuto per il Brexit. Il prezzo dell’oro non riuscirà a rompere la soglia dei 1300-1370 solo sulla base di questo fattore.
  • la scarsità di oro nei depositi e nei caveau ha raggiunto un picco questo mese. Non vuol dire che l’oro è “sparito” nel nulla. Vuol dire solo che la gente sta portando via l’oro dai depositi e caveau ufficiali e li sta depositando in caveau privati non segnalati. Anche questo evento da solo non è in grado di muovere il prezzo dell’oro.
  • ci sono diversi eventi che potrebbero fare scalpore nei media. Se anche uno solo di questi eventi fosse percepito come “grave” dall’opinione pubblica, sicuramente porterebbe l’oro sulla soglia dei 1300-1370 dollari, come giustamente previsto dai grandi fondi che stanno rientrando in questo metallo.

Nessuno di questi eventi, singolarmente, sarebbe capace di innescare un vero trend a rialzo.

Non parlo di semplici rialzi all’interno del solito range laterale compreso tra 1000 e 1300 dollari. Parlo di un ripristino dell’autentico prezzo dell’oro, che non può essere inferiore ai 2000 dollari.

Se ciascuno dei tre fattori elencati sopra – da solo – non è in grado di innescare un ripristino del genere, è anche vero che nei momenti in cui questi tre fattori si presentano insieme, la truffa dei certificati diventa molto più vulnerabile del solito.

Quindi la mia opinione è che in questo periodo l’oro deve essere messo sotto osservazione, perché i fattori che potrebbero portare a un ripristino del prezzo dell’oro reale hanno più potere.

Il comportamento delle persone dinanzi a crisi molto forti è imprevedibile.

Basta poco per mandare all’aria i contratti di un deposito ufficiale di oro: una decina di persone che insieme reclamano il proprio oro per chiudere i loro contratti possono innescare una valanga di altre richieste.

Purtroppo tutto ciò non ha nulla a che fare con l’analisi tecnica o la statistica. Quindi non posso darti degli indicatori oggettivi credibili per permetterti di prevedere se qualcosa del genere succederà.

Però noi in Segnali di Borsa terremo d’occhio il mercato dei certificati e ti faremo sapere se qualcosa di strano succederà.

Controlla la tua casella di posta e tieni d’occhio i nostri prossimi articoli…

Alla tua prosperità!

Il team di Segnali di Borsa