Chi investe da anni senza successo o subendo grosse perdite imputa i suoi fallimenti al fatto che l’economia mondiale è in crisi e non ci sono più settori dove investire in modo “sicuro”. Non è così, anzi le crisi ti fanno guadagnare di più. Ecco come.

In questi tempi di estrema volatilità dei mercati e di incertezza economica, le persone tendono a giudicare negativamente gli investimenti di borsa mettendo in relazione questi tre elementi:

  • Rischio
  • Crisi economica
  • Mancanza di asset sicuri

In sostanza, le persone dicono: “visto che la crisi economica fa andare su e giù qualsiasi titolo di borsa, il rischio è troppo alto. Meglio che vendo tutto, chiudo il mio portafoglio titoli e limito le perdite”.

Se anche tu sei portato ad essere d’accordo con questa impostazione, sicuramente hai subìto delle perdite in borsa.

Come faccio ad esserne così sicuro? Perché è proprio questa impostazione mentale ad averti procurato quelle perdite!

Tu pensi che i fallimenti siano dovuti a fattori esterni che aumentano il rischio di investire, ma spesso in realtà la crisi o la volatilità dei mercati non c’entrano nulla!

Il vero problema non è il mercato…sei tu!

Infatti, se tu fossi un investitore vincente, sapresti approfittare della volatilità e della crisi; anzi, i tuoi guadagni forse aumenterebbero all’aumentare della crisi e dei crash di borsa.

È proprio la tua impostazione di fondo a impedirti di guadagnare con la crisi e ti rende perciò inadatto a investire in borsa.

Perché? Cosa c’è di sbagliato nel modo in cui vedi i mercati?

Se tu riuscissi a capirlo e quindi a cambiare questa tua visione distorta, la tua vita (e i tuoi guadagni) di investitore cambierebbero radicalmente.

Qual è questo assunto di base sbagliato? Eccolo:

Il rendimento è inversamente proporzionale al rischio.

Detto in altri termini, tu pensi: per guadagnare tanto devo rischiare di più, mentre invece se voglio essere prudente devo accontentarmi di guadagni minori.

Insomma tu leghi invariabilmente i guadagni al rischio che sei disposto ad assumerti. Più rischi, più guadagni…

Questo assunto di base produce due tipi di investitore fallimentare (se sei insoddisfatto dei tuoi investimenti, rientri sicuramente in uno di questi):

  • L’investitore che vuole rischiare poco ed entra nei titoli con troppi pochi soldi o investe in troppi pochi titoli,

oppure, all’opposto,

  • L’investitore che vuole rischiare molto ed entra nei titoli investendo troppe quote del suo capitale

Ora, ti sembrerà strano, ma questi due tipi di investitore, sia chi pensa rischiare di più, sia chi pensa rischiare di meno, hanno in partenza le stesse probabilità di subire delle perdite.

Le perdite infatti dipendono dall’andamento dei singoli titoli acquistati e non hanno nulla a che fare con quanti titoli compri e quanti soldi investi.

Ridurre il rischio di una strategia di investimento non consiste quindi nel tentare di evitare le perdite.

Detto da un altro punto di vista:

evitare i fallimenti non vuol dire avere in portafoglio dei titoli che non perdono mai.

Se investi in borsa, avrai sempre in portafogli titoli in perdita. Meglio che ti rassegni…!

Cos’è invece che determina il successo della gestione del tuo portafoglio?

Essenzialmente due fattori:

  1. Il dimensionamento delle tue posizioni
  1. La capacità di comprare titoli con un alto potenziale di guadagno

Leggi qui di seguito questi due punti spiegati per esteso, perché non solo ti cancelleranno per sempre la paura dei crash di borsa, ma ti permetteranno di fare ciò che nemmeno molti promotori finanziari riescono a fare: approfittare dei crash di borsa per aumentare il rendimento del tuo portafoglio!

Punto 1: dimensionamento delle posizioni

Il punto 1 ti permette di limitare le perdite qualunque sia la rischiosità o la volatilità dei titoli che hai scelto.

Per ridurre il rischio non devi per forza limitare la tua scelta a titoli tranquilli o a rendita fissa (quei titoli, per intenderci, che tu pensi non possano perdere mai). Ricordi? Ridurre il rischio non vuol dire non avere mai perdite!

Una strategia di investimento equilibrata deve anzi poter includere in un portafoglio sia titoli tranquilli che titoli ad alta volatilità (titoli che quindi possono anche avere forti perdite).

I titoli ad alta volatilità infatti sono un “propulsore” indispensabile per il tuo portafoglio. Sono quel fattore di spinta che ti permette di superare la soglia di rendimento del 4% (ne parlerò fra poco).

Il punto 1 ti permette così di investire sia in titoli lenti che in titoli propulsori mantenendo sempre la stessa soglia di rischio.

In definitiva…

ti permette di guadagnare di più senza dover aumentare i fattori di rischio.

Ho già spiegato in un altro articolo come si fa a dimensionare le proprie operazioni di borsa in modo da agire in modo disciplinato sul tuo portafogli mantenendo il rischio sempre al di sotto di una certa soglia.

È sufficiente applicare una semplice formula matematica su ciascuno dei titoli che vuoi acquistare. Oppure, se non hai voglia nemmeno di fare questo…è sufficiente iscriverti a Strategie Portfolio (per investire a lungo termine), Strategie Weekly (per fare trading) o a Strategie Daily (per trading intraday) e seguire i miei segnali di investimento.

Ma, come dicevo, ridurre il rischio non basta, devi anche fare in modo di aumentare le performance del tuo portafoglio per mezzo dei titoli che ho chiamato “propulsori”.

I titoli propulsori sono la tua migliore arma contro i crash di borsa e ti permettono di cavalcare qualsiasi caduta dei mercati volgendola a tuo favore.

Ora però mi dirai: “può essere relativamente facile trovare i titoli normali (anzi, in verità per me non è facile nemmeno questo…), allora trovare questi titoli propulsori sarà quasi impossibile per me!”

E qui arriviamo al punto 2…

Punto 2: capacità di trovare titoli ad alto potenziale di guadagno (titoli propulsori).

Anzitutto, soffermiamoci un momento a capire perché questi titoli sono così importanti.

Una strategia vincente per investire in borsa deve badare non solo a perdere poco, ma anche a guadagnare di più.

Se ti preoccupi di limitare il rischio senza contemporaneamente aumentare la performance dei tuoi titoli, il tuo rendimento finisce per attestarsi sotto il 4% l’anno o anche meno.

Questo scarso rendimento prolungato nel tempo ti impedisce di ottenere il risultato principale del tuo investimento, che è la protezione e possibilmente l’incremento del potere di acquisto del tuo capitale.

Investire un capitale senza tentare di superare la soglia del 4% è una attività inutile. Non si può nemmeno definire “investimento”. Meglio utilizzare quei soldi per altri scopi.

Come faccio quindi a cercare i titoli propulsori per aumentare il rendimento medio del mio portafoglio?

Saper scegliere i propulsori del tuo portafoglio è una questione più complessa del dimensionamento delle posizioni e non si ottiene con un semplice automatismo matematico.

Per avere un’idea della complessità di questa strategia, ti spiego a grandi linee in cosa consiste.

Cercare titoli propulsori vuol dire analizzare continuamente i mercati di tutto il mondo tenendo sott’occhio almeno queste tre variabili:

  • Estremi
  • Bad less bad
  • Sentiment

Estremi.

Investire negli estremi vuol dire cercare nelle varie borse mondiali quelle situazioni in cui alcuni titoli, indici, valute, materie prime, ecc. si trovano in una situazione molto lontana dal normale (ad esempio, un prezzo estremamente più basso del normale).

Una volta individuate le situazioni più interessanti, si entra in questi titoli estremi aspettando che i loro valori si attestino nuovamente a livelli normali (ad esempio, a un prezzo normale, molto più alto del precedente).

Più alta sarà la differenza tra valore estremo e valore normale, più elevato sarà il guadagno che ricaverai dall’operazione.

Bad less bad.

È una tecnica che si può chiamare in italiano “schifoso-meno schifoso”.

In questa variante della tecnica degli estremi, si cerca di individuare titoli estremamente rifiutati dal mercato (titoli “schifosi”, odiati dal mercato), si entra in questi titoli e si ottengono guadagni quando questi titoli riconquistano il gradimento della massa e tornano a prezzi molto più alti di prima.

Questa tecnica di solito è più veloce della precedente.

Mentre infatti la tecnica che sfrutta gli estremi esce dal titolo quando questo, dopo mesi o anche anni, ha realmente riconquistato dei valori tecnici e fondamentali adeguati, la tecnica del “bad-less bad” non aspetta che il titolo migliori davvero, ma si accontenta che questo diventi un po’ “meno schifoso” agli occhi degli investitori.

L’entrata in massa degli investitori genera un ingiustificato aumento del prezzo del titolo (solo per qualche settimana o anche meno); ed è a quel punto, quando tutti vi sono entrati, che tu esci portando a casa un guadagno insperato.

Sentiment.

Questa tecnica è più un’arte che una scienza, perché richiede una certa esperienza e capacità di interpretare i segnali dello stato d’animo della massa di investitori che determina ogni giorno il flusso delle vendite e degli acquisti dei titoli in borsa.

L’idea di fondo è sempre quella di entrare a un prezzo estremamente conveniente e di uscire quando si è ottenuto un elevato guadagno.

Tutti i titoli che sono guardati con estremo pessimismo o ottimismo dalla massa sono nella posizione ideale per essere strumenti di investimento estremi.

Raramente però il sentiment si utilizza da solo. È sempre meglio accompagnare la valutazione di uno stato d’animo con dei riscontri più oggettivi sullo stato di salute tecnica o fondamentale dei titoli.

Chi sa interpretare l’ottimismo o il pessimismo degli investitori, in genere combina questa analisi con quella che individua gli estremi dei valori tecnici o fondamentali dei titoli (la tecnica degli estremi di cui abbiamo già parlato) oppure con la tecnica del bad-less bad, arricchendo l’analisi e rendendola ancora più affidabile.

Insomma, come puoi vedere tu stesso: avere rendimenti elevati nel bel mezzo di un crash di borsa, acquistando a prezzi stracciati titoli capaci di sostenere la performance del tuo portafoglio al di sopra del 4% richiede molta competenza ed esperienza dei mercati!

Su questo punto perciò non voglio illuderti.

A meno che tu non sia laureato in economia con una profonda esperienza dei mercati di tutto il mondo, non riuscirai ad affrontare un crash di borsa volgendolo a tuo favore. Anzi, potrebbe perfino essere rischioso tentare di farlo…

Ti dirò infatti un’altra spiacevole verità.

Molto spesso i crash delle borse sono creati ad arte proprio per far uscire dai mercati le persone che non hanno l’esperienza necessaria ad affrontarli.

Quando un crash scatena il panico fra la massa degli investitori, tutti vendono tutto, facendo così abbassare i prezzi dei titoli e permettendo ai grandi investitori di acquistarli a prezzi molto migliori.

I crash di borsa sono perciò un gioco spietato del quale è giusto che tu abbia paura, perché in molti casi sono fatti proprio per farti perdere e uscire dalla festa senza neanche una fetta di torta!

Ora però che sai come funziona il gioco, puoi capirmi se ti dico che ho creato Strategie Portfolio (per investire a lungo termine), Strategie Weekly (per fare trading) o a Strategie Daily (per trading intraday) proprio per permettere anche agli investitori non esperti di utilizzare i crash di borsa per entrare nei titoli a prezzi estremamente convenienti e ottenere così guadagni più alti della media.

Tutti e tre questi servizi ti permettono di superare la paura della crisi e della volatilità (il chiodo fisso degli investitori “al 4%”) e di utilizzare i normali alti e bassi delle borse, persino nelle loro più estreme manifestazioni, per avere un rendimento medio annuo molto superiore alla soglia inutile del 4%.

Mentre la massa degli investitori impoverisce sempre più il proprio capitale non sapendo affrontare i crash di borsa, tu, proprio come coloro che i crash li “creano” ad arte, con Strategie Portfolio (per investire a lungo termine), Strategie Weekly (per fare trading) o a Strategie Daily (per trading intraday) potrai sfruttare le crisi dei mercati per ottenere rendimenti che ti permetteranno davvero di proteggere e incrementare il tuo capitale.