In questa prima parte presentiamo lo stato di fatto dei metalli preziosi, fatto di manovre manipolative che impediscono l’emergere di quotazioni liberamente espresse dal mercato.

Se non vi fossero queste manipolazioni, il prezzo dell’oro da tempo avrebbe superato la soglia dei 1500 dollari l’oncia, che a mio avviso sarebbe il suo attuale “fair value” a fronte dell’inarrestabile svalutazione della valuta fiat (dollari, euro, yen e yuan).

Purtroppo però, creando una borsa parallela dei futures che supera di molte migliaia le quantità di oro e argento fisico realmente scambiati, le banche centrali e le loro controparti bancarie hanno costruito un’intera struttura di mercato senza alcun collegamento con i mercati fisici dell’oro e dell’argento.

Questa struttura separa la domanda e l’offerta dai mercati fisici dei metalli preziosi e, così facendo, crea un sistema di fissazione ufficiale dei prezzi che non ha nulla a che fare con la domanda e l’offerta di oro e argento reali.

Questa struttura artificiale è forse una delle più grandi truffe del pianeta, perché è il teatro di continue manipolazioni dei prezzi fin dagli inizi del XXI secolo. Manipolazioni che fanno da “silenziatore” alla naturale rivalutazione che i preziosi dovrebbero avere in un mercato “normale”.

Che i prezzi nei mercati dei metalli preziosi siano manipolati è ormai un dato di fatto chiarito di recente dalla sentenza della Commodity Futures and Trading Commission (CFTC) contro la banca di investimenti Merrill Lynch Commodities Inc (MLCI) per le sue azioni illecite condotte nella borsa COMEX.

Ma il caso recente contro Merrill non è un evento isolato. All’inizio del 2018 la CFTC ha accusato le banche UBS, Deutsche Bank e HSBC  di aver manipolato i futures sui metalli preziosi sin dal 2008, ed ha multato le banche per un totale di $ 46,6 milioni (di cui $ 30 milioni sono stati riscossi contro Deutsche Bank e $ 15 milioni contro HSBC). In questi casi, la CFTC ha collaborato con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e l’FBI per costruire le accuse.

Nel febbraio 2019, la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto del Connecticut ha multato di $ 100.000 il mediatore di metalli preziosi della UBS Andre Flotron per manipolazione dei prezzi in violazione del Commodity Exchange Act (CEA) e del CFTC Regulations. In tale azione giudiziaria, la CFTC ha rilevato che Flotron aveva falsificato grandi ordini nel mercato dei metalli preziosi “almeno dall’agosto 2008 a novembre 2013, mentre era impiegato presso UBS“.

Per ulteriori dettagli sul sistema usato dalle banche di investimento per la manipolazione, consiglio gli articoli di Allan Flynn dell’aprile 2018 dal titolo “Mercati futures su oro e argento negli Stati Uniti – ‘Easy Targets‘” e “Commercianti di oro e argento di UBS e Deutsche Bank, Aprile 2018“.

Il numero di indagini, denunce e class actions che coinvolgono la manipolazione dei metalli preziosi è ormai così ampio che è difficile tenere traccia di quali casi sono in corso e quali banche di investimento sono sotto esame in un dato momento.

Vi è anche la questione degli interventi delle banche centrali per sopprimere il prezzo dell’oro usando il mercato molto opaco del leasing dell’oro. Si tratta di una manipolazione meno discussa, data la segretezza di tutto ciò che ha a che fare con le banche centrali e la riluttanza dei media finanziari a discutere l’argomento, oltre che una riluttanza dei regolatori a interessarsi di questo settore.

Le manipolazioni della banche centrali vanno dal livellamento dei prezzi al pegging dei prezzi e alle pool di oro coordinate. Sull’argomento, vedi gli articoli BullionStar “New Gold Pool presso la BIS Basilea, Svizzera: Parte 1” e “New Gold Pool presso la BIS Basilea: Parte 2 – Pool vs Gold for Oil“e “The Bank of England e London Gold Fixings negli anni’80 . Ampie prove della manipolazione delle banche centrali sono documentate in vari luoghi, incluso il sito web GATA.

Esiste poi un’altra forma di manipolazione nei mercati dei metalli preziosi molto più influente nel controllare la fissazione giornaliera dei prezzi ufficiali e che coincide con la struttura stessa della grande quantità di contratti futures e posizioni di oro e argento cartacei completamente estranei a qualsiasi metallo fisico sottostante. Le piazze di questo immenso mercato corrotto sono ovviamente il COMEX exchange e il gold and silver markets di Londra, entrambe governate dalle banche del LBMA.

Un gruppo analogo di banche di trading è, non sorprendentemente, coinvolto anche in procedimenti giudiziari antitrust con l’accusa di aver manipolato le aste dove vengono fissati i prezzi di riferimento dell’oro e dell’argento a Londra. Mentre questi casi continuano il loro iter giudiziario nei tribunali di New York, sono state già rivelate alcune trascrizioni delle chat room dove i manipolatori si scambiavano istruzioni per fare il loro “lavoro”. Tali indiscrezioni mostrano che i partecipanti sapevano dell’esistenza della manipolazione almeno dal 2004

I casi in questione sono stati presentati da gruppi di investitori di metalli preziosi contro le società London Gold Fixing e London Silver Fixing che accusano, da un lato la Bank of Nova Scotia e la HSBC di aver manipolato la fissazione dei prezzi ufficiali dell’argento dal 2007 al 2013 e dall’altro la ScotiaBank, la HSBC, la Barclays e Societè Generale di aver fatto lo stesso dal 2004 al 2013. Assenti risultano sia la Deutsche Bank, che ha patteggiato per essere esclusa da entrambi i procedimenti, che la UBS, la cui posizione è stata stralciata come ricompensa della sua cooperazione con le indagini.

Un altro articolo dal titolo: “Come scatenare una valanga d’argento da un sassolino  presenta una serie di eccellenti citazioni tratte dalle trascrizioni della chat room dei manipolatori. Vale la pena leggerlo.

Gli stessi trader di metalli preziosi delle banche d’investimento negoziano contratti futures su oro e argento e contratti OTC di Londra, e li scambiano allo stesso tempo nelle sedi di Londra e COMEX. I movimenti dei prezzi in una posizione si riflettono immediatamente nell’altra. Tutto ciò è spiegato nell’articolo di BullionStar: “Spoofing Futures e Banging Fixes: Same Banks, Same Trading Desks“.

In tutti questi articoli citati e linkati c’è abbastanza materiale per convincere anche i più ingenui che la manipolazione dei metalli preziosi esiste ed è ormai riconosciuta dagli organismi di controllo dei mercati.

Per tale ragione, prima di fare previsioni su eventuali trend a rialzo a lungo termine dell’oro, bisogna sempre tenere presente questa potente struttura sotterranea che spinge a ribasso i prezzi.

Si tratta di una struttura così ampia e radicata da essere appena scalfita dalle indagini e le condanne giudiziarie.

Il solo modo per vanificare i suoi sforzi sarebbe una pressione a rialzo nei mercati abbastanza forte e persistente da superare le continue posizioni a ribasso aperte dai manipolatori. Un evento che potrebbe prodursi solo in circostanze estreme, come una grande crisi economica o valutaria, una guerra o una grave crisi politica internazionale.

Per tale ragione sono stato finora molto scettico sulle possibilità dei preziosi di innescare un trend a rialzo di lungo termine.

Ad esempio, a fronte dell’eccezionale corsa a rialzo di queste ultime settimane, fermatasi sotto la soglia di 1500 dollari, mi sembrava di intravedere un braccio di ferro tra le posizioni rialziste del mercato e quelle ribassiste dei manipolatori che rendeva difficile il superamento di tale soglia.

Tuttavia, ultimamente sono entrati in gioco altri fattori che stanno modificando lo scenario, rendendolo ancora più complicato e difficile da interpretare.

Nella seconda parte parleremo proprio di questo argomento, cercando di porre le basi, non dico per fare nuove previsioni, ma almeno per capire cosa va tenuto sott’occhio per anticipare eventuali cambiamenti nel trend dei preziosi.

La seconda parte infatti verterà essenzialmente su un probabile cambio di orientamento da parte delle banche centrali occidentali, che per la prima volta dopo vent’anni potrebbero ridiventare compratori netti di oro, invertendo una tendenza che pensavo fosse ormai immodificabile.

Se tale cambiamento avverrà, bisognerà metterlo in relazione con la struttura manipolativa discussa in questo articolo.

Molti entusiasti dell’oro sono già pronti a credere che ci sarà un’inversione di tendenza anche sul versante della manipolazione. Ma in realtà il ruolo di compratore netto di oro non è incompatibile con quello dell’agente manipolativo a ribasso, come ti mostrerò nella seconda parte di questo articolo…

Non perdere dunque questo importante aggiornamento che si trova qui.

Il team di Segnali di Borsa