Spieghiamo qui in pochi semplici punti l’accordo trovato tra lo Stato e i Benetton. In modo che ciascuno possa poi farsi l’opinione che crede.

I Benetton, tramite una holding che si chiama Edizione, detiene il 30% di Atlantia, che a sua volta detiene l’88% di ASPI (la societĂ  che gestisce le autostrade italiane).

L’accordo stipulato dal governo non revoca la partecipazione di Atlantia (e quindi dei Benetton), ma piuttosto prevede la riduzione delle sue quote di partecipazione, dall’ 88% fino all’11%.

Per fare questo, la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), cioè la cassaforte del governo, comprerĂ  il 51% delle azioni di Atlantia, in modo da assumerne il controllo e avere cosi’ l’autoritĂ  per iniziare lo smantellamento delle quote di Aspi.

Lo smantellamento dell’88% delle quote Aspi di Atlantia avverrĂ  in questo modo:

30% andranno in automatico alla CDP in quanto azionista di maggioranza di Atlantia

22% verrĂ  ceduto ad azionisti privati ( tra cui grandi fondi come Blackstone)

– il restante 36% verrĂ  liquidato con la quotazione del titolo in borsa.

Cosa paga lo Stato

La CDP pagherĂ  l’acquisto del 51% delle azioni Atlantia per diventarne il socio di maggioranza.

In pratica, lo Stato, con soldi pubblici, si ricompra Atlantia dopo averla venduta (privatizzata) nel 1999.

Cosa guadagnano i Benetton

– le somme che lo Stato pagherĂ  per ricomprarsi Atlantia

– le somme derivanti dalla vendita delle altre quote destinate ai soggetti privati

– le somme (elevatissime) derivanti dalla quotazione in borsa del resto delle quote

– il controllo dell’11% di Atlantia (e i proventi derivanti dalle attivitĂ  connesse, inclusi eventuali aiuti pubblici che certamente il governo provvederĂ  a destinare a questa societĂ  nei prossimi anni a venire, nello stile Alitalia).

Cosa ottiene l’Italia

– una nuova voce di spesa pubblica (che nel bilancio andrĂ  a pesare negativamente nel giĂ  grave differenziale tra PIL e debito pubblico)

– una nuova societĂ  da mantenere con i soldi pubblici (che rende improbabili eventuali progetti di riduzione del carico fiscale).