In un post su telegram del 4 aprile avevo mostrato questo grafico:

nel quale è evidente la relativa importanza delle diverse valute mondiali come valute di riserva.

Nel post dicevo anche che per sapere se e quando lo yuan (nel grafico RMB, la curva in verde in basso) starà davvero per sostituire o affiancare il dollaro come valuta mondiale dovremo attendere il momento in cui almeno una materia prima o un bene qualsiasi di largo consumo verrà prezzato ufficialmente in yuan.

Un particolare curioso è che i social complottisti, per i quali questo evento deve avvenire da un momento all’altro, si sono persi un pezzo importante di informazione che potrebbe alimentare meglio queste attese…e nel frattempo aumenterebbe certamente il numero dei loro lettori.

Ma a questo rimediamo subito …

La notizia clamorosa è che India e Russia, nei loro scambi di petrolio in valuta locale e non in dollari, hanno alzato l’asticella decidendo di non usare piu’ il prezzo ufficiale fissato in qualche borsa occidentale, ma quello fissato dalla piazza di Dubai…!

Fantastico! E’ dunque arrivato il momento tanto atteso?…

Ehm, purtroppo no, perché anche Dubai fissa il prezzo in dollari…e lo fa mediante la società americana S&P Platts, che appartiene alla ben nota S&P Global.

Certo, il prezzo di Dubai viene influenzato molto di piu’ dagli scambi asiatici che da quelli occidentali, ma qui non stiamo discutendo la quotazione del greggio, bensi’ il dominio globale di una valuta che non sia il dollaro.

E da questo punto di vista, nemmeno Dubai sembra intenzionata a fare il passo tanto atteso dai complottisti…

Nel frattempo, approfitto dell’occasione per spiegare meglio il motivo per cui lo yuan, il rublo o qualsiasi altra valuta non possono al momento diventare delle valute globali come il dollaro, pur essendo implicate in alcuni scambi transazionali.

E a questo scopo, userò come esempio i gettoni telefonici dell’immagine di copertina…

Chi ha un pò di anni ricorderà certamente che prima dell’invenzione dei cellulari c’erano le cabine telefoniche, nelle quali il pagamento delle chiamate non avveniva direttamente con le lire di metallo, ma con dei gettoni (quelli appunto in copertina).

In pratica, per chiamare qualcuno da una cabina dovevi prima comprare con le tue lire dei gettoni e poi dovevi introdurre quei gettoni nel telefono per avviare la chiamata.

Il punto è che, nonostante quei gettoni siano siano stati convertibili a prezzo fisso con le lire per due decenni, non hanno mai preso il posto delle lire stesse.

Allo stesso modo avviene con i rubli, le rupie, i yuan o qualsiasi altra valuta usata negli scambi internazionali.

Infatti, se la Russia vende qualcosa all’India pagandola in rupie, deve prima comprare queste rupie scambiandole in dollari.

E quando l’India compra qualcosa dalla Russia pagandola in rubli, deve prima comprare i rubli pagandoli in dollari.

Inoltre, le banche centrali russa e indiana che hanno incamerato, rispettivamente, rupie e rubli nelle loro rispettive vendite, come faranno a comprare qualcosa dalla Cina pagandola in yuan? Semplice: convertiranno le rupie e i rubli in dollari, e con quei dollari compreranno gli yuan.

Ora è piu’ chiaro il quadro?

In pratica, delle banche centrali russia indiana e cinese che abbiamo considerato, nessuna di queste ha messo in riserva rubli, yuan o rupie. Infatti, per passare da una valuta all’altra è stato necessario usare dollari.

Quindi, quale sarà la valuta che dovranno tenere in riserva per fare i loro commerci in valute nazionali? Ovviamente, i dollari!

In conclusione, in tutti questi scambi internazionali, le valute locali sono, rispetto al dollaro, come il vecchio gettone telefonico rispetto alla lira

Le varie valute possono passare infinte volte da una mano all’altra in tutti gli scambi commerciali del mondo, ma finché dovranno essere comprate a loro volta in dollari, al di fuori dei loro confini nazionali saranno sempre una merce e non una valuta