In un articolo appena pubblicato da Bullionstar, uno dei nostri siti di riferimento per l’oro, apprendiamo un fatto clamoroso: le quattro banche cinesi implicate nelle aste londinesi dove si fissa giornalmente il prezzo dell’oro, sono scomparse dalla lista dei partecipanti.

Facciamo un breve riepilogo storico.

Il LBMA Gold Price auction è la piazza di Londra dove avvengono le compravendite di oro che fissano giornalmente il prezzo ufficiale di questo metallo.

La piazza è stata inaugurata nel 2015, in sostituzione della piazza precedente, il London Gold Fixing auction, sempre piu’ accerchiata dalle inchieste giudiziarie sulla manipolazione del prezzo del metallo giallo.

Per rifarsi una “verginità”, la nuova piazza non solo è stata messa sotto la supervisione della FCA, cioè dell’autorità regolatoria finanziaria del Regno Unito, ma ha anche accettato di includere un numero maggiore di banche partecipanti, in modo da rendere piu’ “trasparente” la fissazione giornaliera dei prezzi.

Nell’ambito di questo nuovo corso, anche le banche cinesi furono invitate a far parte del “cartello”.

Ed è cosi’ che, tra il 2015 e il 2016, quattro banche cinesi: Bank of China, China Construction Bank (CCB), Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) e Bank of Communications sono entrate a far parte del LBMA Gold Price auction.

La notizia di oggi è che, appunto, queste quattro banche cinesi sono silenziosamente sparite dalla lista dei partecipanti alla piazza londinese, senza suscitare alcun commento da parte della LBMA, della FCA, dei media mainstream, dell’amministratore dell’asta ICE Benchmark Administration e dalle stesse banche cinesi.

Non sappiamo quindi se il ritiro della Cina dalle aste di Londra sia stato volontario, magari motivato da ragioni geopolitiche, oppure sia stato richiesto da Londra, per motivi, anche qui, geopolitici, o per ragioni regolatorie.

Ma possiamo già notare alcune conseguenze di questa uscita…

All’epoca, l’entrata di queste banche fu celebrato dalla stampa mainstream occidentale, secondo cui le banche cinesi avrebbero contribuito a fornire una price discovery piu’ aderente agli scambi reali dell’oro e quindi a riflettere le dinamiche reali della domanda e dell’offerta.

Possiamo perciò dedurre che, ora che le quattro banche non ci sono piu’, la price discovery di Londra sarà meno aderente al mercato reale dell’oro.

A ciò si aggiunge anche un problema di liquidità per Londra. Problema che possiamo desumere da un evento analogo accaduto nel 2017, quando UBS, Standard Chartered e Société Gènerale lasciarono la piazza londinese per motivi di rivalità tra le società di emissione dei derivati usati per gli interscambi.

All’epoca, come disse la Reuters , la minore liquidità dovuta alla mancata partecipazione di queste banche iniziò a portare un aumento della volatilità che creava episodi di improvvise divergenze tra il prezzo fissato a Londra e il prezzo dell’oro fisico…

Questo problema si ripresenta ancora oggi (ne abbiamo parlato qualche volta nella nostra newsletter), ma questa volta l’ulteriore riduzione del numero delle banche partecipanti e il trasferimento in Cina degli scambi per la price discovery produce una prevedibile competizione tra la piazza londinese e quella cinese, con sensibili differenze tra il prezzo di Londra e quello fissato in Cina dallo Shanghai Gold Exchange.

Infatti, come vediamo in questo grafico, il prezzo cinese (curva rossa) è costantemente superiore a quello londinese (curva blu):

Questa incredibile evoluzione della price discovery dell’oro è da aggiungere agli altri tasselli che abbiamo segnalato in altri due importanti articoli recenti sull’oro (qui e qui).

Sentiamo che ci sono dei cambiamenti fondamentali in corso sull’oro; anche se al momento non è ancora possibile avere una visione completa di ciò che sta succedendo.

Questi cambiamenti sono il sintomo di qualcosa di piu’ ampio che bolle in pentola nell’economia globale, o si tratta solo di aggiustamenti temporanei che non avranno conseguenze su larga scala?

Ancora non lo sappiamo. Ma di certo dobbiamo monitorare molto da vicino questa situazione.

Ti terremo aggiornato…